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👉 HELP-LINE ☎️ SANATORIA 2020: NESSUN@ RESTI SOL@!

Nei giorni scorsi, il governo, in continuità con le varie leggi sull’immigrazione varate negli ultimi vent'anni indistintamente da governi di destra e di sinistra, con un provvedimento del tutto insufficiente, ha deciso di fare una scelta di convenienza: stare dalla parte del profitto e della produzione lasciando indietro, ancora una volta, la dignità umana.

Il provvedimento di regolarizzazione, contenuto nel DL Rilancio, è stato elaborato senza tenere conto né della pandemia né della situazione di estrema necessità in cui vivono migliaia di migranti fuori e dentro la filiera agricola.

In Italia sono oltre 600.000 le persone che vivono senza diritti poiché prive di documenti, escluse dall’accesso alla salute, alla residenza, ai diritti sul lavoro. Si tratta di esseri umani resi invisibili dalle condizioni di vita ai limiti della dignità, troppo spesso costrette a vivere ai margini della società. Lo sanno molto bene quelle migranti e quei migranti che lavorano nei campi, con una paga di 3,50 euro all'ora, o per ogni “cassone” riempito. Donne e uomini sfruttati dai caporali e dalla grande distribuzione organizzata, costretti a vivere nei ghetti, paesi fantasmi dove si concentrano gli scarti umani, persone alle quali vengono negati anche i diritti più elementari. Proprio oggi, le lavoratrici e i lavoratori della terra, gli invisibili agli occhi di chi ha decretato la regolarizzazione delle braccia e non degli esseri umani, hanno deciso di incrociare le braccia. Il provvedimento varato dal governo, oltre ad essere estremamente insoddisfacente, non rappresenta alcuna garanzia per poter uscire dalle durissime condizioni di sfruttamento in cui sono costretti nelle campagne.


La misura di sanatoria prevede due strade per ottenere la regolarizzazione. La prima, rispondendo direttamente alle esigenze del mercato, riguarda l’emersione di rapporti di lavoro irregolari nei soli tre settori individuati dalla normativa (agricoltura, assistenza alla persona e lavoro domestico). La seconda strada, invece, in maniera del tutto spropositata rispetto alla realtà, riservata solo a chi si trova in condizione di irregolarità a partire dal 31 ottobre 2019 e a chi è in grado di dimostrare di aver già lavorato nei tre settori interessati, permette ad una piccolissima fetta di sans-papiers di richiedere un permesso di soggiorno temporaneo della durata di sei mesi.


Pensiamo fortemente che un provvedimento così restringente, che considera brutalmente gli esseri umani come mero fattore di produzione al servizio del capitale, sia inaccettabile. Non è accettabile una regolarizzazione parziale delle persone, che rimane legata al paradigma dell'emergenza e della sicurezza, all'interno del recinto legislativo dei decreti sicurezza, tutt'ora in vigore.

Ora più che mai, è necessario salvare la vita di tutte e di tutti, garantendo salute, lavoro e dignità. Per questo rifiutiamo la mercificazione dei corpi e siamo al fianco delle migranti e dei migranti per aprire un terreno di battaglia e rendere generalizzata questa sanatoria.


Abbiamo deciso di attivare a partire da oggi una HELP-LINE GRATUITA a supporto di tutte e tutti coloro che avranno bisogno di informazioni e/o di assistenza.

Vogliamo costruire un presidio che monitori quanto avviene nel territorio, per far sì che nessun@ resti sol@ o cada nel becero business di chi specula sulla vita e sui diritti delle persone migranti.


Sanatoria per tutt@!


SE HAI DELLE DOMANDE O HAI BISOGNO DI ASSISTENZA PUOI RIVOLGERTI GRATUITAMENTE AL NUMERO: ☎️ 3534076384




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