top of page

YaBasta Bologna dal Chiapas

In questi giorni Ya Basta! Bologna insieme ad altre realtà italiane è in viaggio verso il Chiapas. Durante questo periodo riporteremo quello che sta succedendo in Messico con un punto di vista dal basso e autonomo, come ci hanno insegnato gli zapatisti. Dal 27 al 29 dicembre parteciperemo al Segundo Encuentro de las Mujeres que Luchan che si terrà vicino al Caracol di Morelia e vedrà la partecipazione di migliaia di attiviste provenienti da tutta l’America Latina e non solo. Al centro dell’agenda di discussione ci sarà proprio il tema della violenza di genere e di come combatterla. Il 31 dicembre saremo ancora ospitati nel Caracol di Morelia per i festeggiamenti del ventiseiesimo anniversario dal Levantamiento del 1 gennaio del 1994, anno in cui l’esperienza zapatista ha preso forma per la prima volta pubblicamente. Infine durante la prima settimana di gennaio visiteremo i nuovi municipi per conoscere più a fondo questa nuova fase dell’autonomia zapatista e il suo radicamento nei nuovi territori.

È poco più di un anno che il governo di Andrés Manuel Lopez Obrador si è insediato in Messico. Per la prima volta nella storia del paese un partito che si proclama di sinistra ha vinto le elezioni con un programma che a parole aspira a porsi come alternativo rispetto alle politiche neoliberali dei governi precedenti. Tuttavia la tanto proclamata “quarta trasformazione” — che in un primo momento ha trovato consenso anche in alcuni settori dei movimenti sociali o delle organizzazioni indigene — non sembra attualmente essere stata in grado di apportare cambiamenti tangibili nella società messicana: dalla violenza di genere ai desaparecidos passando per i mega progetti, sembrano essere ancora tanti i punti di critica verso il partito Morena.

Il 2019 è stato l’anno con il tasso di omicidi più alto in Messico e la maggior parte di questa violenza ha avuto chiaramente un carattere di genere. È proprio in risposta alle numerose violenze e femmincidi che nell’ultimo anno sono state chiamate importanti manifestazioni femministe, come quella del 16 agosto e del 25 novembre, le quali hanno avuto molto riscontro nell’opinione pubblica, anche alla luce della radicalità espressa in piazza dai collettivi femministi.

Il problema della violenza include i numerosi casi di sparizioni forzate — che spesso coinvolgono donne, student*, attivist* e giornalist* — delle quali la più nota è senza dubbio quella dei 43 studenti della scuola normale di Ayotzinapa. La battaglia per la verità rispetto alla sorte dei normalisti è diventata simbolo di una lotta più generale contro l’uso della violenza come strumento di controllo sociale. Il Governo di Lopez Obrador inizialmente si era impegnato nei confronti delle famiglie degli studenti a favore della creazione di una nuova commissione di inchiesta per la risoluzione del caso. Tuttavia questo non ha portato a significativi passi in avanti nelle indagini, che per ora rimangono ad un punto morto.

Nel frattempo AMLO preferisce concentrarsi sulla promozione di “mega progetti” — come quello del Corredor Transítsmico e quello del Tren Maya — che incarnano precisamente l’idea neoliberale della valorizzazione dei territori, per esempio attraverso il turismo o la logistica. Da una parte il governo ha cercato una legittimazione pubblica dei progetti tramite la convocazione di consultazioni popolari. Esse però non hanno rispettato nemmeno i requisiti formali per il loro svolgimento, come ha dichiarato nelle ultime settimane anche l’ONU. Dall’altra gli zapatisti e altre comunità indigene hanno iniziato un lavoro di contro-organizzazione rispetto a tali progetti. Proprio gli zapatisti —che per primi hanno preso posizione contro il nuovo governo e il progetto del Tren Maya — hanno proclamato nel mese di agosto la costituzione di sette nuovi Caracol e quattro municipi autonomi.

In questi giorni Ya Basta! Bologna insieme ad altre realtà italiane è in viaggio verso il Chiapas. Durante questo periodo riporteremo quello che sta succedendo in Messico con un punto di vista dal basso e autonomo, come ci hanno insegnato gli zapatisti. Dal 27 al 29 dicembre parteciperemo al Segundo Encuentro de las Mujeres que Luchan che si terrà vicino al Caracol di Morelia e vedrà la partecipazione di migliaia di attiviste provenienti da tutta l’America Latina e non solo. Al centro dell’agenda di discussione ci sarà proprio il tema della violenza di genere e di come combatterla.

Il 31dicembre saremo ancora ospitati nel Caracol di Morelia per i festeggiamenti del ventiseiesimo anniversario dal Levantamiento del 1 gennaio del 1994, anno in cui l’esperienza zapatista ha preso forma per la prima volta pubblicamente. Infine durante la prima settimana di gennaio visiteremo i nuovi municipi per conoscere più a fondo questa nuova fase dell’autonomia zapatista e il suo radicamento nei nuovi territori.

bottom of page