Appello alla mobilitazione – Mediterranea in strada, a fianco dei naufraghi della Sea-Watch 3, a fia
Tantissime mobilitazioni si sono diffuse negli ultimi giorni in tutto il Paese.
Dalla parte di Sea-Watch, della comandante Carola, dell’equipaggio e dei migranti a bordo. Anche a Bologna ieri (27 giugno) in tant@ ci siamo ritrovat@ in Piazza Maggiore sul sagrato della Basilica di San Petronio.
Dopo 14 giorni ad aspettare che qualche autorità europea concedesse un porto sicuro ai migranti salvati da SW3 nel Mediterraneo centrale, la comandante ha deciso di entrare in acque italiane e dirigersi verso il porto di Lampedusa. Non c’era altro da fare. Sosteniamo con forza questa decisione. Perché davanti a degli ordini illegittimi, a delle leggi sbagliate, disobbedire è giusto.
Un accanimento contro le navi della società civile e contro i migranti, per continuare a mascherare la realtà, ad alimentare paure e propaganda politica, a nascondere quello che davvero è il Mediterraneo centrale - il confine più letale al mondo-, quello che avviene in Libia e le azioni criminali delle milizie libiche, con il complice sostegno del governo italiano e dei governi europei.
È un atto di civiltà sostenere la Sea Watch e i migranti. Dobbiamo rivendicare la necessità di sfidare le leggi ingiuste, di disobbedire a divieti illegittimi, di opporci a inumane manifestazioni d’odio. È fondamentale agire concretamente per cambiare le cose. È fondamentale tornare con Mediterranea Saving Humans in mare, dove si continua a morire o ad essere catturati dalle milizie libiche.
Dobbiamo trovare la forza collettiva di tracciare rotte differenti, alzare la testa davanti all’arroganza del potere, smascherare le narrazioni tossiche, continuare a costruire azioni concrete di segno opposto a questo governo, lottare per difendere e conquistare diritti, per tutte e tutti.
A un certo punto bisogna avere il coraggio di dire basta. Affermare con forza che non ci arrendiamo né alle morti in mare né a quelle nei lager libici, che non ci arrendiamo al sequestro della Mare Jonio e di tutte le navi che salvano le persone in mare.
E allora siamo con Carola, con la SW3, con tutto l’equipaggio e i migranti a bordo. Siamo lì insieme a forzare quel blocco, a superare quel confine militarizzato. Viva le capitane coraggiose, perché di capitani ne abbiamo abbastanza.