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Case non frontiere - Conferenza stampa

Oggi con lo Sportello Migranti TPO e Accoglienza Degna abbiamo tenuto una conferenza stampa per denunciare la prassi illegale della questura di Bologna nei confronti dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale.

Dalle persone che si sono rivolte al nostro Sportello Migranti e che abitano al dormitorio sociale Accoglienza Degna risulta che la Questura di Bologna continua a pretendere la dichiarazione di ospitalità e il contratto di locazione/proprietà/comodato d'uso gratuito per poter procedere con la domanda di asilo e per il rilascio del permesso di soggiorno per richiesta asilo.

Ciò avviene in aperta violazione del Decreto Legislativo 142/2015 che recepisce la Direttiva 33/2013/UE in materia di accoglienza e diritti dei richiedenti asilo, e che all'art. 5 stabilisce che “l'obbligo del richiedente di comunicare alla questura il proprio domicilio o residenza è assolto tramite dichiarazione da riportare nella domanda di protezione internazionale”.

Si tratta di una richiesta inutilmente vessatoria nei confronti di chi si rivolge alle autorità per esercitare un diritto e si trova in situazione di precarietà abitativa, perché escluso dal sistema di accoglienza in capo alle Prefetture, che non concede un riparo ai richiedenti asilo arrivati individualmente da altre rotte rispetto a quella Mediterranea.

Gli stessi documenti vengono richiesti a titolo di requisito anche per il rinnovo del permessi di soggiorno per protezione internazionale e umanitaria, diversamente da quanto prevde il Decreto Legislativo 251/2007 per il quale l'unica condizione richiesta per il rinnovo prevede il persistere dei presupposti che hanno determinato il riconoscimento di tali status. Anche la recente Circolare del Ministero dell'Interno del 18 maggio 2015 ribadisce che “ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno per i titolari di protezione internazionale, non vi è l'obbligo di dimostrazione dell'alloggio né dell’iscrizione anagrafica”.

In data 9 maggio abbiamo chiesto un incontro di chiarimento alla Questura di Bologna volto alla collaborazione nell'interesse della cittadinanza e dei richiedenti/titolari di asilo, ma non siamo stati degnati nemmeno di una risposta. Il deputato alla Camera Giovanni Paglia ha depositato una interrogazione parlamentare al Ministero dell'Interno per segnalare l'irregolarità riscontrata e domandare un intervento, nel frattempo l'Acnur sta approfondendo la nostra segnalazione.

Ne risulta che la situazione di precarietà abitativa – frutto di un sistema di accoglienza emergenziale, frammentato, inadeguato e di politiche della casa speculative – diventa il pretesto per l'amministrazione pubblica per negare diritti stabiliti nelle leggi che avrebbe il compito di far rispettare!

Firmate l'appello Case non Frontiere: http://bit.ly/1QOdYMF

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